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SINOSSI SPETTACOLI

QUANTO SEI SPECIALE

6 NOVEMBRE 2014 FONDERIE TEATRALI LIMONE

 

LA VEDOVA SCALTRA

 

La vedova scaltra è la seconda commedia di carattere scritta da Carlo Goldoni, dopo La donna di garbo, ed è anche la seconda commedia della riforma Goldoniana, essendo stata scritta in modo da non lasciare spazio ai “soggetti” ed alle “improvvisazioni” dei capicomici.
La vedova in questione è Rosaura una donna ancora giovane ed avvenente che, avendo perso da due anni l’anziano marito, diviene l’oggetto del desiderio di quattro baldi nobiluomini; uno di questi è Italiano, uno Francese, uno Inglese ed uno Spagnolo.

Rosaura sceglierà tra questi il proprio futuro marito, aiutata nel proprio disegno da Marionette, una domestica che è l’altro grande personaggio femminile della commedia, una donna argutissima, ma particolarmente pigra.

La giovane vedova però, non le darà retta e si servirà di uno spassoso stratagemma, per capire quale dei quattro gentiluomini sia il più degno di ottenere i suoi favori. 

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29 NOVEMBRE 2014 TEATRO MATTEOTTI

 

PORCHERIE

 

Una giornata alle corse, un papà e la sua bimba, un disperato allo sbando, un dialogo con la Giustizia suprema: quattro situazioni per quattro racconti, in bilico tra il sudiciume e l’alcool, il sesso e lo squallore, la tenerezza e la disperazione: uomini e donne, come vuoti a perdere, attraverso “America la Bella”.

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6 DICEMBRE 2014 FONDERIE TEATRALI LIMONE

 

ORFEO E EURIDICE

 

Orfeo con la sola forza del suo canto prova a strappare la sposa Euridice dal regno dei morti. La forza e la poesia del mito si intrecciano in questo lavoro con due temi controversi: l'accanimento terapeutico e l'eutanasia. Senza offrire risposte, lo spettacolo interroga lo spettatore sulla forza e la grandezza del sentimento d'amore.

 

 

LA MITE

 

“Finché lei è qui va ancora tutto bene, posso andare a guardarla ogni istante, ma domani che la porteranno via, come farò a rimanere da solo?”

Con questa disperata domanda inizia il racconto “La mite”. A raccontarci la storia è lui, l’usuraio, l’uomo del banco dei pegni che qualche tempo prima aveva sposato una ragazza buona e mite, e ora cerca una ragione che spieghi la sua prematura scomparsa. I due sono in scena senza separarsi mai in un dialogo di azioni e parole. Lui cerca di capire l’accaduto, torna indietro, ricorda, si confonde, capisce, scopre dolorosamente ciò che ha scatenato, provocato. Lei lo aiuta a ricostruire, descrive i fatti, aggiunge, conferma, tace. E’ morta, non può argomentare, ragionare o giustificare. Lei è la sua memoria, la sua vittima, la sua colpa, il suo amore ferito, il suo silenzio. César Brie

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7 DICEMBRE 2014 FONDERIE TEATRALI LIMONE

 

E' VOLUTO

 

Dopo una breve e colorata introduzione alla vita ed al pensiero di Charles Darwin, ed alcuni divertenti aneddoti biografici, lo spettacolo racconta con tre vivaci storie di animali, narrate, interpretate e comicamente mimate, quanto la nostra evoluzione possa essere anche il frutto di una scelta consapevole. Pappa ai pappagalli, ma stornelli ai fringuelli; Ippo e Potama; Arturo, il canguro puro e duro. La quarta storia, corredata di emblematiche immagini, Gli scimmioni più zucconi (e più cafoni) purtroppo sempre attuale, racconta invece dalla specie più dannosa per la terra, nonché spesso quella in proporzione meno consapevole...  Mentre l'ultima storia, Finalmente la specie più evoluta! ci indica a sorpresa una via per un'evoluzione che non sia solo nel presunto benessere ma attui uno sviluppo tecnologico consapevole e rispettoso della Terra.

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12 - 13 DICEMBRE 2014 TEATRO MATTEOTTI

 

NATALE IN CASA CUPIELLO

 

Siamo alla vigilia di Natale in casa di Luca Cupiello il quale, "giocando con il suo presepe" cerca di comunicare disperatamente ai suoi cari i propri sentimenti per le cose semplici e tradizionali ma ne riceve, in cambio, solamente indifferenza, fastidio ed insofferenza.

Luca in un suo tempo sospeso non si accorge (o non si vuole accorgere?) dei "guai" che circondano se stesso e la sua famiglia, che, come tante, invece vive angosce e problemi quotidiani.

Da un atto farsesco, con l’aggiunta del prologo prima e dell’epilogo poi, viene fuori una commedia sì ricchissima di comicità, ma anche di umanità patetica e amore commosso che darà forma ad un momento di vita familiare molto toccante.

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24 GENNAIO 2015 TEATRO MATTEOTTI

 

VIVA LA VIDA

 

Diego è l’altra faccia di Frida. Da lui, si reca per fargli vedere i suoi primi lavori creati a letto dove l’ha costretta un tremendo incidente. Salva per miracolo viene letteralmente trafitta da un tubo di ferro che le rompe costole e vertebre. Costretta distesa per anni, incomincia a dipingere, a usare quei colori forti e nitidi, che segnano i suoi lavori. Poi va dal grande “Diego”, attivista comunista e pittore di fama certa. Sarà un si entusiasta e tra i due è subito feeling e passione anche politica. Si sposano, lui la tradisce, lei prima sopporta, poi decide di rispondere allo stesso modo, donne o uomini che siano. Si lasciano, si risposano, vanno a vivere in due case comunicanti, uniti eppure divisi. Frida sfida la sua salute fragilissima, cagionevole. Continua a dipingere, a far politica.

Non si arrenderà mai. In nome della vita, l’amore più grande.

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10 FEBBRAIO 2015 TEATRO MATTEOTTI

 

L'INVENZIONE DELLA SOLITUDINE

 

Qualche settimana dopo l’inattesa morte del padre, il protagonista si ritrova nella grande casa di un genitore quasi estraneo, che ha abbandonato da anni la famiglia per ritirarsi in una solitudine caparbiamente distaccata dal mondo e dagli affetti. Così, riscoprendo un padre semisconosciuto e assente attraverso tracce labili, oggetti e carte, ritrova i frammenti di una esistenza estranea, che è in parte anche la propria, ripercorrendo la vita di un uomo che si è nascosto dal mondo. Una ricerca del padre scomparso che lo costringe a fare i conti con una perdita, una mancanza che lo strazia come persona e come figlio. Ma “la musica del caso” vuole che lui stesso, proprio in quei giorni, stia per abbandonare la moglie e, ineluttabilmente, anche l’amatissimo figlio: in un mosaico di immagini, coincidenze e associazioni il passato si rispecchia nel presente.

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21 FEBBRAIO 2015 TEATRO MATTEOTTI

 

UBER MARIONETTEN

 

Über-Marionetten racconta la giornata lavorativa di due impiegati professionisti nel loro lavoro e professionisti nella fuga da questo. Clown Comedy interessata alle piccole trasgressioni e meccanismi giocosi che spesso accadono tra colleghi di lavoro ma che non si raccontano. I nostri eroi vivranno duelli, amore, odio, tragedia, competizione, rideranno e piangeranno assieme, si inventeranno personaggi fantastici allo scopo di sorprendersi a vicenda… accompagneranno lo spettatore da un concerto d’opera alla mano esperta di un pasticciere, dalla pausa pranzo al fachirismo più estremo, dall’horror al western, e poi robot fantascientifici, musicisti contemporanei, contorsionisti dall’India… Un’odissea di avventure immaginate attorno alla propria scrivania… tutto in camicia e cravatta! Lo spettacolo è musicale, positivo, dalla forma espressiva immediata, comprensibile per chiunque. La pantomima e gli accompagnamenti musicali sono i principali strumenti attraverso i quali si svolge la storia. Non è richiesta la conoscenza di nessuna lingua in particolare, se non quella delle proprie emozioni.

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23 MARZO 2015 FONDERIE TEATRALI LIMONE

 

L'UOMO, LA BESTIA, LA VIRTU'

 

L'uomo,la bestia e la virtù è una commedia molto particolare all'interno dell'opera
teatrale pirandelliana. Una farsa tragica che irride i falsi valori di una umanità ipocrita. Il trasparente signor Paolino, professore privato, è l'uomo e ha una doppia vita: è l'amante della signora Perella, la virtù, moglie trascurata del Capitano Perella, la bestia, capitano di mare che torna raramente a casa, ha un'altra donna a Napoli ed evita di avere rapporti fisici con la moglie, usando ogni pretesto. La tresca potrebbe durare a lungo e indisturbata ma, inaspettatamente, la signora Perella rimane incinta del professor Paolino. Il professore è costretto dunque ad adoperarsi per gettare la sua amante fra le braccia del marito, studiando tutti i possibili espedienti.
Questo impasto di ipocrisia e di sesso è uno degli aspetti esemplari di questa commedia esilarante e atroce.

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8 MARZO 2015 ORE 16,00 TEATRO MATTEOTTI

 

DI CHE FAMIGLIA SEI?

 

La scena è vuota, con uno stendibiancheria chiuso, un terrazzo. Una donna entra per stendere i panni e inizia a raccontare di un muro. Un muro che aveva diviso la città dividendo le famiglie: da una parte quelle formate da un uomo e una donna sposati con figli – da uno a tre, dall'altra tutte le altre.

I muri sono divisioni, ma sono anche protezioni per chi ha paura di una minaccia esterna. Il muro è un astuccio alzato durante un compito in classe. Un muro è una porta chiusa.

Quando inizia il racconto nel muro ci sono porte che permettono di attraversarlo. Ma cos'è successo quando il muro è stato innalzato?

Scopriamo così la storia di Martina, figlia di due donne e Piero, figlio unico di una coppia eterosessuale. Due bambini, eroi inconsapevoli, con la loro curiosità, la loro voglia di conoscersi, superano il muro e mettono in atto una piccola rivoluzione. 

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10 APRILE 2015 TEATRO MATTEOTTI

 

IL DUBBIO

 

Il lavoro ruota attorno al dubbio che la madre superiora, direttrice di una scuola cattolica americana nei primi anni sessanta, nutre nei confronti di un prete, insegnante nell’istituto, sospettato di aver insidiato un allievo a lui molto legato.

Il tema della pedofilia sta alla base del Dubbio, ma non è che il pretesto per raffigurare lo scontro tra virtù e amore, tra le regole e i compromessi utili, tra il rigore e la gentilezza, tra intolleranza e compassione.

La direttrice, Suor Aloysia, moralmente irreprensibile e apparentemente certa della propria verità, in contrapposizione a Padre Flynn, prete solare e amato, ma offuscato dal sospetto che grava su di lui. La vicenda è sempre in bilico fra le due possibilità, ponendo come ago della bilancia la giovane suor James che nella sua ingenuità alimenta costantemente il dubbio.

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16 MAGGIO 2015 TEATRO MATTEOTTI

 

IO, MAI NIENTE CON NESSUNO AVEVO FATTO

 

Io, mai niente con nessuno avevo fatto è la storia di Giovanni, incarnazione dell’ingenuità e della passione allo stato puro, dell’innocenza che supera tutte le barriere della conoscenza e dell’ignoranza:un pezzo unico di anima che dice tutto quello che pensa, che crede a tutto quello che gli viene detto. Giovanni è la forza e il coraggio di chi non riesce a vedere il mondo se non come uno spartito di note da danzare. L’istinto alla vita, alla sopravvivenza. Al di là della malattia. Al di là del male. L'universo in cui gravitano i tre personaggi di questa pièce è un universo popolare. Uno scenario pieno di brutalità e d'istinto. Dove nulla è comandato dalla mente ma solo dall'impulso del corpo. Uomini che sono bestie, che sono angeli, che sono demoni. La violenza si scontra con l'ingenuità, in un mare di brutalità, dove Rosaria, cugina di Giovanni, è tutto per lui. Sorella, fidanzata, madre e figlia. C'è spazio per l'amore, c'è spazio per la rivalsa. Ma tutto ha un prezzo. Giovanni lo sconterà attraverso gli occhi ambigui e violenti eil corpo pulsante e focoso di Giuseppe, insegnante di danza, unico amore-amante di Giovanni.

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